Conto Corrente per Protestati

Per protestati e cattivi pagatori accedere a mutui e prestiti o aprire conti correnti non è sempre facile, a causa del loro passato. Tuttavia, anche se molte banche non valutano queste situazioni, ve ne sono altrettante che invece sono più aperte vero chi ha un protesto e permettono l’apertura di un conto corrente per protestati.

Prima di concentrarci su questo tema chiariamo chi sono i protestati e quali sono le differenze rispetto ai cattivi pagatori.

Cattivi Pagatori e Protestati: cosa significa?

cattivi pagatori sono quei soggetti che hanno pagato in ritardo una o più rate di un prestito e sono stati pertanto segnalati al Crif, la società specializzata in sistemi di informazioni creditizie (SIC). Nel caso in cui si tratti del primo ritardo, il contribuente viene iscritto nei registri del Crif solo se il mancato pagamento della rata si è prolungato per più di due mesi consecutivi. Infatti prima che l’informazione sia inserita nei registri, il Crif deve inviare al debitore un avviso nel quale specifica che, se entro 15 giorni non regolarizzerà la posizione, verrà segnalato come cattivo pagatore.
Per i ritardi successivi al primo, la segnalazione può essere fatta anche se una rata non viene pagata per un solo mese consecutivo. Come nel primo caso, il debitore riceverà una comunicazione, nella quale lo si avvisa che l’informazione è già stata registrata sul SIC.

Ben più grave è la situazione dei protestati, ossia i soggetti che, anche avendo ricevuto la segnalazione da parte della banca e del Crif, non hanno provveduto a saldare il debito. Vengono iscritti al Registro Informatico dei Protesti della Camera di Commercio e sono segnalati per 5 anni.

Trascorso il primo anno, se i protestati hanno ripagato il debito, possono chiedere la cancellazione dal Registro presentando domanda al Tribunale o al dirigente responsabile dell’Ufficio Protesti della Camera di Commercio.

Conto corrente ai protestati

Diverse banche e finanziarie propongono prodotti di credito a chi, in passato ha avuto problemi nella restituzione della rate di un prestito. Ma come aprire un conto corrente per protestati?

In realtà la situazione e la procedure non è così divers da quella degli altri correntisti, infatti si consiglia di mettere a confronto prezzi, condizioni offerte imposte dalle varie banche.

In questo caso specifico, bisognerà fare attenzione agli istituti di credito che limitano l’accesso a specifici servizi come le carte, il libretto e gli assegni.

Individuata la banca che fa al caso proprio è necessario fare una richiesta, allegando il codice fiscale e la fotocopia del documento di riconoscimento. Si ricorda di firmare i moduli relativi ai costi (Indicatore Sintetico di Costo) e la parte della privacy.

Completato tutto, sarà la banca a valutare la situazione e, se tutto procede nel modo corretto, si potrà aprire il conto corrente per protestati velocemente.

L’alternativa al conto corrente per protestati: le carte prepagate con IBAN

Tuttavia potrebbe capitare che, dopo aver provato diverse volte ad aprire un conto corrente per protestati, non si ottenga il risultato sperato. Non bisogna scoraggiarsi e quindi si consiglia di dirottare sul altre alternative, comunque valide, come le carte prepagate con iban per protestati, così da fare e ricevere bonifici bancari senza alcun problema.

Ad esempio le carte prepagate con IBAN Widiba o la Postepay Evolution possono essere utilizzate come un conto corrente e vengono rilasciate senza alcun controllo. 

Consigli Utili

Le soluzioni per chi vuole aprire un conto corrente per protestati sono essenzialmente due:

  • cercare tra le banche che danno fiducia e concedono l’apertura di un conto;
  • pagare i debiti insoluti per rimuovere definitivamente il protesto.

Il consiglio è quello di saldare i debiti laddove possibile, così da evitare altre perdite di tempo. Inoltre, se si è segnalati nel Registro Informatico dei Protesti da meno di un anno è possibile cancellarsi inviando un’istanza di cancellazione presso l’Ufficio Protesti della Camera di Commercio di competenza.

Nel caso in cui l’anno è stato superato è necessario ottenere la  c.d. riabilitazione e la competenza spetta al Presidente del Tribunale del proprio circondario.

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