Prestiti INPDAP

I prestiti Inpdap, Istituto Nazionale di Previdenza per i Dipendenti dell’Amministrazione Pubblica, rappresentavano una tipologia di finanziamenti agevolati destinati ai lavoratori dipendenti pubblici e pensionati.

Dopo l’approvazione del Decreto Salva Italia (DDL 2011/201) l’INPDAP non esiste più e le sue funzioni sono state trasferite all’ INPS, l’ Istituto Nazionale della Previdenza Sociale. A partire dal gennaio 2012, l’Inps rappresenta il punto di riferimento anche per gli iscritti ex-Inpdap.

Chi eroga i prestiti Inpdap




I finanziamenti venivano erogati in due modi:

  1. dal Fondo Credito dell’ente previdenziale,alimentato tramite i contributi versati dai dipendenti e dai pensionati pubblici.;
  2. dalle banche e finanziarie convenzionate con l’Istituto.

Nel caso in cui il capitale sia erogato dall’Istituto, questo recupera le quote dalla Gestione Unitaria delle Prestazioni Creditizie e Sociali, alimentato dai contributi degli iscritti al Fondo. I finanziamenti agevolati dipendono dal prelievo obbligatorio sulle retribuzioni dei dipendenti pubblici in servizio secondo le seguenti percentuali:

  • -0,35% per quanto riguarda la Gestione Dipendenti Pubblici (ex Inpdap);
  • -0,80%, che si aggiunge allo 0,35% per quanto riguarda la Gestione Assistenza Magistrale (ex Enam);
  • -0,35% per quanto riguarda la Gestione Fondi Gruppo Poste Italiane;
  • -0,15% per quanto riguarda i pensionati pubblici.

A queste trattenute è necessario aggiungere la somma generata dalle quote di interesse applicate alle attività creditizie dell’INPS.

Nel secondo caso, i prestiti vengono erogati da banche e società finanziarie sulla base di specifiche convenzioni stipulate con l’Istituto.

Qui trovate anche:

A chi sono rivolti i prestiti Inpdap?

I finanziamenti Inpdap spettano a:

  • gli iscritti e i pensionati alla Gestione Dipendenti Pubblici;
  • i lavoratori e pensionati pubblici di altre amministrazioni iscritti al Fondo Credito;
  • gli iscritti all’Assistenza Magistrale (ex ENAM);
  • i dipendenti delle aziende del Gruppo Poste Italiane SpA;
  • i pensionati aderenti a qualsiasi gestione pensionistica con sottoscrizione di un prestito con cessione del quinto.

Le tipologie di Prestiti Inpdap

Il finanziamento previste dall’ex Inpdap sono numerose e si differenziano in base alle finalità del prestito e alla somma richiesta.

Le soluzioni più richieste sono:

Piccoli prestiti Inpdap




I Piccoli Prestiti Inpdap permette di ottenere, per una durata da un minimo di 12 a un massimo di 48 mesi, una somma pari a due, quattro, sei o otto volte mensilità del proprio stipendio.

Viene richiesto da dipendenti pubblici e pensionati per esigenze, che vanno comunque specificate, legate alla quotidianità. Il tasso agevolato è di circa il 5%. Non è necessario presentare una certificazione delle spese sostenute. Le trattenute avvengono direttamente dalla busta paga.

Il finanziamento si definisce:

  • prestito annuale, se si decide di rimborsare il denaro in 12 rate. Si otterrà così un importo pari a una mensilità netta dello stipendio o pensione.
  • prestito biennale, triennale o quadriennale se si rimborsa la somma in 24, 36 o 48 mesi. L’importo richiesto potrà coprire due, tre, quattro, sei o otto mensilità, a patto che il cliente non abbia altri finanziamenti in corso.

Il tasso di interesse che viene applicato sul piccolo prestito è piuttosto conveniente visto che è di tipologia fissa e si compone di tre aliquote che si vanno a sommare tra di loro.

  • TAN, Tasso di interesse nominale Annuo, pari al 4,25%.
  • Riguarda le spese amministrative, quantificato nello 0,50%.
  • TAEG, Tasso Annuo Effettivo Globale, calcolato dopo aver sommato il premio fondo rischio.

Tra i piccoli prestiti si segnalano anche i seguenti:

  • Piccolo prestito Gestione Pubblica pensato per soddisfare le esigenze familiari quotidiane degli iscritti alla Fondo e permette di ricevere piccoli finanziamenti a breve termine, da rimborsare con rate costanti tramite trattenuta su stipendio o pensione;
  • Piccolo prestito Gestione Fondi Poste dedicato ai dipendenti in servizio di Poste Italiane o di Società collegate e permette di ottenere il capitale dietro cessione del quinto dello stipendio da restituire in forma annuale, biennale, triennale o quadriennale;
  • Piccolo prestito Gestione Magistrale è riservato agli iscritti ex Enam e può essere richiesto dai soggetti in attività di servizio o da almeno due anni dal collocamento a riposo.

Prestiti Inpdap pluriennali diretti

Prestiti Pluriennali Diretti  vengono concessi direttamente dall’INPDAP tramite la disponibilità di denaro presente nel Fondo Credito, finanziato tramite la contribuzione dei dipendenti e pensionati del settore pubblico iscritti.

Questo tipo di finanziamento viene concesso a chi ha bisogno della somma richiesta per far fronte a una specifica spesa, dichiarata all’atto della domanda. Inoltre deve rientrare tra casistiche previste dal Regolamento. Il prestito può essere richiesto solo dai dipendenti pubblici e dai pensionati iscritti al Fondo Credito, la Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali dell’ex INPDAP.

Rispetto ai piccoli prestiti Inpdap, i finanziamenti pluriennali permettono di richiedere una somma creditizia più consistente ma sono concessi solo a fronte di specifiche necessità.

I piani di ammortamento vanno dai 5 o 10 anni, rispettivamente in 60 o in 120 rate mensili, pagabili ad una quota non superiore ad un quinto dello stipendio o della pensione.

Si tratta di prestiti con cessione del quinto, in cui la rata mensile non può eccedere il valore di 1/5 dello stipendio o della pensione netta mensile del richiedente.

Il TAN fisso è a 3,50%, a cui vanno aggiunti una percentuale per le spese di amministrazione (0,50%) e una per i fondi rischi, che varia in base alle condizioni previste nel Regolamento.

Sapendo anche l’aliquota del fondo rischi, che muta in base all’età del richiedente e alla durata dell’ammortamento, è possibile effettuare il calcolo del TAEG, che indica il costo complessivo del finanziamento.

Prestiti pluriennali garantiti Inpdap




Prestiti pluriennali garantiti Gestione Pubblica forniscono un finanziamento garantito dall’ INPS ex INPDAP per coprire i seguenti rischi:

  • -decesso dell’iscritto prima che sia estinta la cessione;
  • -cessazione dal servizio senza diritto a pensione;
  • -riduzione dello stipendio del cedente.

Possono richiedere questo finanziamento gli iscritti alla Gestione Unitaria per le Prestazioni Creditizie e Sociali che abbiano determinati requisiti:

  • -essere in attività di servizio;
  • -avere almeno quattro anni di servizio effettivo nel rapporto di impiego utili alla pensione.

I prestiti pluriennali garantiti Inpdap possono avere una durata quinquennale da restituire in 60 rate o decennale da restituire in 120 rate.

Come richiedere un prestito Inpdap?

La procedura per richiedere un prestito Inpdap varia in base alla tipologia di finanziamento che si desidera richiedere. In tutti i casi i prestiti vengono sempre concessi nei limiti delle disponibilità finanziarie previste annualmente nel bilancio dell’Istituto per l’attività creditizia.

Per richiederlo è necessario compilare i moduli di richiesta da scaricare direttamente dal sito dell’Inps. Una volta stampato e compilato il documento, sarà necessario inviarlo al competente ufficio territoriale o provinciale ex Inpdap. In alcuni casi, la richiesta può invece essere compilata per via telematica.

Oltre al modulo di richiesta, sia esso cartaceo o elettronico, affinché la domanda di ottenimento del prestito vada a buon fine sarà necessario consegnare tutta la documentazione richiesta dall’Inps, differente per ogni tipologia creditizia.

I tassi di interesse dei prestiti Inpdap 2018

Anche i prestiti Inpdap prevedono l’applicazione di una percentuale di interessi. I tassi nominali annui previsti per le principali tipologie di finanziamento Inpdap del 2018 sono i seguenti:

  • 4,25% per i Piccoli prestiti Gestione Pubblica
  • 5% (tasso fisso) per i Piccoli prestiti Gestione Fondi Poste
  • 1,50% per i Piccoli prestiti Gestione Magistrale
  • 3,50% per i Prestiti pluriennali diretti Gestione Pubblica
  • 3,50% per i Prestiti pluriennali Gestione Fondi Poste

Iscrizione nel Registro dei Protestati

Se il beneficiario del prestito Inpdap non effettua il pagamento di una o più rate di rimborso rischia di  essere segnalato alle Centrali Rischi, ed essere inserito nel Registro dei Protestati (o cattivi pagatori).

Le tempistiche di permanenza nel registro variano a seconda della tipologia e dalla gravità dell’insolvenza ma sono generalmente compresi tra i 12 e i 36 mesi. Una volta scaduto il tempo, il nominativo del debitore verrà automaticamente cancellato dai database delle Centrali.




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