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Mutuo INPDAP 2017

I dipendenti e i pensionati del settore pubblico e statale iscritti alla gestione ex INPDAP dell’INPS hanno la possibilità di richiedere all’ente un mutuo ipotecario edilizio.

Dal 1 gennaio 2012, l’INPDAP non esiste più ed è confluito nell’INPS, che ne è subentrato in tutte le funzioni e competenze. Quindi i servizi creditizi che erano erogati dall’Istituto Nazionale di Previdenza per i Dipendenti dell’Amministrazione Pubblica, ora vengono gestiti dall’INPS.

Tuttavia, si continua a utilizzare il nome di “mutui INPDAP” per indicare i mutui erogati dall’INPS agli iscritti alla Gestione Dipendenti Pubblici ex INPDAP. La normativa ufficiale che regolamenta l’erogazione dei mutui INPS agli ex INPDAP è contenuta nel “Regolamento per l’erogazione di mutui ipotecari agli iscritti alla gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali”, approvato con determinazione presidenziale n.79 del 24/07/2015, entrato in vigore l’1/10/2015 e attualmente in vigore nel 2017.

Tipologie di mutuo e importo massimo ottenibile

I mutui ipotecari edilizi concessi dall’INPS possono essere richiesti per finanziare le seguenti spese:

  • mutuo prima casa: acquisto, costruzione, ampliamento su terreno di proprietà o assegnazione da cooperative in proprietà divisa di un alloggio non considerato di lusso. L’importo massimo ottenibile è di 300.000 euro;
  • manutenzione e ristrutturazione prima casa: esecuzione di lavori di manutenzione, adattamento, ampliamento, trasformazione o ristrutturazione della prima casa. L’importo del mutuo non può eccedere il 40% del valore dell’immobile, con un limite massimo di 150.000 euro;
  • garage o posto auto: acquisto o costruzione di un box auto o di un posto auto di pertinenza all’alloggio (non può distare più di 500 metri dalla casa). La somma massima ottenibile è di 75.000 euro.

Requisiti della prima casa

Il mutuo può essere richiesto solo se sussistono i seguenti requisiti:

  • per un immobile che sia la prima casa, in cui l’iscritto e il suo nucleo familiare abbiano già o trasferiranno la loro residenza;
  • l’abitazione deve trovarsi sul territorio italiano;
  • l’immobile deve essere libero e disponibile;
  • non deve essere gravato da alcuna garanzia reale;
  • l’iscritto ex INPDAP e i componenti del nucleo familiare non devono essere proprietari di altra abitazione in Italia, salvo alcune eccezioni come proprietà di quote, assegnazione della casa al coniuge separato, inagibilità in seguito a calamità naturali, iscritto che vuole costituire un nuovo nucleo familiare distinto da quello dei suoi genitori, immobile situato a 150 Km di distanza dall’altro immobile di proprietà solamente nel caso di disponibilità residue del Fondo Credito.

Chi può richiedere un mutuo INPDAP?

Possono fare domanda i seguenti soggetti:

  • lavoratori dipendenti pubblici e statali iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali. Devono avere un’anzianità di iscrizione di almeno 1 anno, inoltre devono disporre di un contratto di lavoro a tempo indeterminato e essere in attività di servizio;
  • pensionati pubblici e statali iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali.

Durata

La durata del mutuo varia a seconda dell’età del dipendente o pensionato pubblico:

  • se il richiedente ha meno di 65 anni, il finanziamento può avere durata 10, 15, 20, 25 o 30 anni;
  • se il richiedente ha 65 anni o più, la durata può essere solo 10 o 15 anni

Costi, spese e tassi di interesse

Il richiedente deve sostenere le seguenti spese:

  • spese di amministrazione: 0,5% sull’importo ottenuto;
  • spese per la perizia giurata riguardante la regolarità catastale, urbanistico-edilizia e la certificazione energetica dell’edificio (APE, Attestato di Prestazione Energetica);
  • spese del notaio spese per l’iscrizione dell’ipoteca;
  • spese per la polizza di assicurazione obbligatoria.

Oltre a ciò, il cliente deve decidere se richiedere un mutuo a tasso fisso o un mutuo a tasso variabile. I tassi di interesse in vigore nel 2017 sono i seguetni:

  • mutuo a tasso fisso: 2,95%;
  • mutuo a tasso variabile: Euribor a 6 mesi, calcolato su 360 giorni, maggiorato di 200 punti base (la rilevazione avviene in data 30 giugno o 31 dicembre del semestre precedente)

Rate semestrali

Il piano di ammortamento è alla francese, ossia il rimborso del debito avviene mediante il pagamento di rate semestrali costanti, comprensive di quota capitale e quota interessi.

Simulazione calcolo rata

E’ possibile effettuare una simulazione del calcolo della rata per verificare se si è in grado di sostenerla o per confrontarla con altri preventivi ottenuti da banche e istituti di credito. L’INPS ha messo a disposizione degli iscritti ex INPDAP un apposito simulatore. Il percorso da seguire è il seguente: Home > Servizi online > Accedi ai servizi > Per tipologia di utente > Cittadino > Gestione dipendenti pubblici: simulazione piano di ammortamento mutui ipotecari > Accedi al servizio > Simula piano di ammortamento.

Il calcolatore consente di quantificare, inserendo l’importo che si vorrebbe ottenere:

  • il tasso di interesse preferito (fisso o variabile);
  • la durata;
  • l’importo della rata da pagare (ovviamente nel caso del tasso variabile, cambiando il tasso, il valore è indicativo, in quanto cambia in base all’Euribor a sei mesi).

Pagamento con bollettino MAV

Il pagamento delle rate semestrali del mutuo avviene tramite bollettino MAV precompilato. Il MAV, che in precedenza veniva inviato direttamente a casa dell’iscritto, a partire dal 1° giugno 2015 deve essere scaricato online dal sito dell’INPS. Per scaricarlo è necessario collegarsi all’area riservata agli iscritti ex INPDAP sul sito www.inps.it. Chi fosse impossibilitato a svolgere tale operazione può recarsi presso gli sportelli Gestione Dipendenti Pubblici dell’INPS e farsi stampare il bollettino MAV da utilizzare per il pagamento.

Polizza assicurativa

Il beneficiario del mutuo è obbligato a sottoscrivere una polizza di assicurazione sull’immobile contro il rischio di incendio, fulmini, scoppi. La casa deve essere assicurata per l’importo indicato sulla perizia estimativa.

In aggiunta il beneficiario può decidere anche di sottoscrivere una polizza assicurativa facoltativa per coprire ulteriori rischi, come quello di perdita del posto di lavoro, inabilità temporanea per malattia o infortunio o invalidità permanente.

Surroga  e rinegoziazione del mutuo

È possibile richiedere la surroga e la rinegoziazione del mutuo. Nel primo caso, con surrogazione si intende l’opportunità di trasferire un mutuo stipulato con una banca presso un’altra banca. Le possibilità di surroga sono due:

  • chi ha sottoscritto un mutuo ipotecario con l’INPS può decidere di trasferirlo presso un’altra banca;
  • il dipendente o pensionato pubblico che ha sottoscritto un mutuo con una banca può chiedere la surroga per trasferirlo presso l’INPS (a patto che siano rispettati tutti i requisiti necessari)

Il beneficiario del mutuo INPS ex INPDAP può richiedere inoltre la rinegoziazione delle condizioni del mutuo. Gli elementi che possono essere rivisti sono la durata e tasso di interesse, tuttavia è possibile passare dal tasso fisso al tasso variabile o viceversa solamente una volta. Non è invece possibile rinegoziare l’importo ottenuto a prestito. Per poter richiedere la rinegoziazione il mutuatario non deve essere moroso, cioè deve aver rimborsato correttamente tutte le rate.

Domanda online

Ogni anno l’INPS comunica qual è l’importo delle disponibilità di bilancio destinate all’erogazione dei mutui ipotecari edilizi, e provvede poi a ripartire queste disponibilità quadrimestralmente tra le varie direzioni regionali.

Vi sono quindi delle scadenze temporali entro cui va presentata la domanda:

  • dall’1 al 10 gennaio per il primo quadrimestre;
  • dall’1 al 10 maggio per il secondo quadrimestre;
  • dall’1 al 10 settembre per il terzo quadrimestre.

La domanda, corredata di tutta la documentazione richiesta, va presentata on line sul sito www.inps.it accedendo all’area riservata alla gestione ex INPDAP.

Graduatorie

I mutui INPDAP vengono finanziati tramite il Fondo Credito dell’INPS. Il denaro messo a disposizione viene suddiviso tra le varie regioni per quadrimestri. Nel caso in cui la disponibilità di fondi non sia sufficiente a coprire tutte le richieste di mutuo, allora l’assegnazione avviene tramite graduatoria di merito. Questa tiene conto sia della composizione del nucleo familiare che del reddito familiare imponibile.

Per consultare la graduatoria della propria regione è necessario andare sul sito www.inps.it e seguire questo percorso: Concorsi e Gare > Welfare, assistenza e mutualità > Graduatorie dei mutui ipotecari agli iscritti al Fondo Credito Gestione Dipendenti Pubblici > Scegliere la regione > scegliere quadrimestre.

Documentazione ufficiale

Regolamento mutui INPS ex INPDAP 2017

Guida alla compilazione della domanda online

Lista dei documenti da allegare alla domanda

 

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