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Prestiti social lending: quali sono le novità 2018 previste dalla Legge di Bilancio

Quali sono le novità 2018 in merito ai prestiti social lending? La nuova Legge di Bilancio ha apportato alcuni significativi cambiamenti al panorama del social lending, i prestiti tra privati online forniti grazie a piattaforme specializzate: protagonisti i privati italiani che prestano danaro. Vediamo quali sono le modifiche previste per gli utenti di questo mercato.

Prestiti tra privati online: la nuova tassazione 2018

Il cambiamento riguarda l’applicazione di una nuova tassazione sui prestiti social lending. Quest’anno (2018), in base ai nuovi riferimenti normativi, gli interessi raccolti mediante questo genere di investimento verranno sottoposti a una ritenuta fissa corrispondente al 26% in rapporto all’importo complessivo.

Si tratta di una novità rilevante perché durante lo scorso anno (2017) era prevista una tassazione differente. Gli interessi, pertinenti la costituzione del reddito del prestatore, erano sottoposti a una tassazione che andava da una soglia base del 23% ma poteva salire fino al 43%, senza contare le addizionali comunali e regionali.

Facciamo un esempio per comprendere in che misura le novità avranno un impatto sui risparmiatori. Considerando un interesse attivo pari al 6% (inteso come lordo), nel 2017 avevamo un netto che poteva variare dal 3,42% al 4,62%, nella migliore delle ipotesi.

Dal 2018, invece, a fronte della stessa situazione, avremo un provento netto pari al 4,44%.

Le opportunità del social lending

È un cambiamento normativo, quello dei prestiti social lending, che riguarderà molti risparmiatori, visto che il P2P lending ha conquistato un ampio consenso negli ultimi anni.

Merito da una parte della disintermediazione che solo le piattaforme di social lending sanno offrire, e dall’altra dei tassi tendenzialmente più convenienti rispetto ai prestiti tradizionali, presentati da banche e finanziarie.

È inoltre un mercato che, a detta degli analisti, dovrebbe continuare il suo percorso di ascesa. A fondamento del peer to peer lending c’è del resto un principio molto semplice: delle piattaforme online mettono in contatto privati interessati a ricevere un finanziamento e quanti sono disposti a fornire credito, ricevendo un tasso maggiore rispetto a tante altre alternative di investimento. I richiedenti saranno sottoposti a un processo di valutazione.

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