Prestiti per Startup

Finanziamenti per Nuove Imprese & StartUp

I prestiti per startup sono delle particolari soluzioni di finanziamento che consentono di finanziare delle nuove attività imprenditoriali permettendo di usufruire di condizioni agevolate.
Tali incentivi economici sono concessi sotto forma di prestito bancario tramite bandi messi a disposizione dagli enti pubblici.




Cosa sono le startup?

Con il termine anglosassone “startup” si fa riferimento alla condizione di un’azienda, nuova o già avviata, che pone le basi per una nuova attività imprenditoriale.

Se l’azienda è neonata fa riferimento alle prime fasi di finanziamento, momenti essenziali in cui si pongono le basi di tutto.

Se l’azienda è già avviata, fa riferimento alla necessità di liquidità per dar vita a un nuovo progetto imprenditoriale.

In ambo i casi l’Obiettivo è il medesimo: poter accedere a un finanziamento per favorire la nascita di una nuova opportunità imprenditoriale.

Come funzionano i Prestiti per startup?

Nonostante i prestiti per Startup siano una sorta di aiuto esterno richiesto a fronte di una scarsa liquidità per finanziare una nuova idea rispondono comunque alle stesse caratteristiche di un finanziamento comune.




Per accedervi bisogna quindi presentare una serie di adempimenti tipici, come:

  • le solide garanzie personali o reali su beni mobili o immobili, al fine di dare le corrette sicurezze richieste dall’istituto di credito;
  • interessi sulle rate del rimborso.

In ogni caso, i prestiti per startup spesso sono abbinati a delle condizioni agevolate rispetto ai tassi bassi e concorrenziali o a un periodo di preammortamento da 6 a 12mesi per supportare la fase di sviluppo iniziale o la crescita dell’azienda..

Le tipologie di prestiti per startup

Quando si avvia una startup ma non si dispone della liquidità necessaria è possibile ricorrere alle seguenti opzioni:

  • Prestiti e fondi statali: a livello nazionale un’importante fetta di finanziamenti per start up innovative è messa in campo con la Smart&Start, mentre a livello Regionale l’erogazione dipende dalle delibere delle amministrazioni locali;
  • Finanziamenti privati: è possibile ricorrere alle piattaforme di crowdfunding o di social lending. In ambo i casi la registrazione è gratuita, non ci sono degli esborsi da fare, ma i gestori trattengono una sorta di fee, in percentuale sulle somme raccolte, quando e se previsto. Queste nuove tipologie vengono definite Business Angel e Venture Capital. Il primo è un soggetto facoltoso che investe fondi su una nuova azienda, in cambio di obbligazioni o capitale proprio. Di conseguenza se ci si affida a un business angel è necessario cedere parte delle quote della startup ed eventualmente accettare l’imposizione di alcune decisioni strategiche. Il venture capital è l’apporto di capitale di rischio da parte di un investitore per finanziare l’avvio o la cresciuta di una startup;
  • Prestiti dalle banche: gli istituti di credito riservano una parte dei prestiti erogabili ai progetti che ritengono più meritevoli. E’ necessario presentare specifici requisiti.

Come richiedere i prestiti per startup?

I finanziamenti per startup sono messi a disposizione tramite dei bandi pubblici lanciati da Comuni, Regioni, Amministrazioni Statali e dall’ Unione Europea.

La richiesta avviene molto spesso direttamente tramite i portali web di queste istituzioni compilando correttamente la domanda di accesso. Le formule più ricercate e più ambite sono i classici finanziamento a fondo perduto, ossia quelli che vengono erogati a fronte di investimenti materiali e immateriali e non devono essere restituiti.

Spesso i finanziamenti pubblici sono rivolti a specifiche categorie di soggetti che, più di altre, hanno difficoltà a trovare offerte di lavoro soddisfacenti. Si pensi agli inoccupati e disoccupati da molto tempo, donne, laureati altamente qualificati o persone che propongono imprese in settori innovativi.




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