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Prestiti per Disoccupati tra banche e finanziamenti privati

Le persone senza un lavoro fisso e stabile difficilmente riescono a ottenere un prestito da banche e finanziarie, poiché quest’ultime non sono disposte a correre il rischio di non vedersi restituire il denaro prestato.

Tuttavia alcune compagnie concedono dei prestiti per disoccupati, richiedendo garanzie alternative alla busta paga.

Prestiti per disoccupati: come fare per ottenere il denaro?

Le banche, soprattutto in questa fase di precarietà economica e finanziaria, concedono difficilmente somme di denaro a clienti che non hanno la possibilità di offrire delle garanzie, come una busta paga ad esempio.

Vi sono però delle garanzie diverse che sono comunque accettate da alcune banche, quali:

  • la presenza di un garante, ossia una persona che si prende la responsabilità di rimborsare il denaro richiesto nel caso in cui il debitore sia impossibilitato a farlo;
  • ipotecare la propria abitazione, con il rischio che, se non si riuscisse a rimborsare il denaro, la banca potrebbe vendere la casa del debitore;
  • garanzie derivate da rendite, come l’affitto di un immobile o l’assegno di mantenimento.

Quali sono le banche che erogano prestiti per disoccupati?

Le compagnie che danno finanziamento anche ai disoccupati sono diverse, tuttavia è sempre preferibile valutare le caratteristiche e le opzioni disponibili sul mercato, per riuscire a individuare l’offerta più valida.

Tra le banche migliori si segnalano Agos, BNL, Compass, Findomestic e Unicredit. Accedendo al sito web degli istituti di credito è possibile effettuare un preventivo online inserendo l’importo e la durata del prestito.

Oltre alla rata mensile verranno indicati anche il TAG e il TAEG. Grazie a questi dati si potranno valutare le proposte migliori.

L’alternativa alle banche: prestiti cambializzati e social lending

Per ottenere i prestiti per disoccupati non è necessario rivolgersi per forza a una banca, infatti vi sono delle soluzioni alternative, ossia i prestiti cambializzati e il social lending, ossia il prestito tra privati.

Il prestito cambializzato

E’ una tipologia di finanziamento che può essere richiesta sia ad una banca sia a un privato. Viene concessa una determinata somma dietro il rilascio di un numero di cambiali  pari al numero di rate con cui viene frazionata la restituzione del capitale prestato, che includono una quota interessi e una quota capitale.

Gli interessi possono essere liberamente negoziati, ma a patto che restino al di sotto della soglia del tasso di usura. Il debitore deve pagare la cambiale, entro le scadenze, e dopo di che ne chiede lo stralcio, e si procede fino alla scadenza o fino a quando il capitale non viene interamente rimborsato.

Alla luce della formula utilizzata, se si dovesse rimborsare in anticipo il prestito, il finanziatore può pretendere il pagamento della somma delle cambiali che ancora non sono scadute, o concedere l’agevolazione di scontare una parte degli interessi non ancora maturati.

Il Social lending o prestito tra privati

Il prestito tra privati funziona in questo modo: chi vuole ottenere un prestito propone un progetto all’interno di un marketplace online. Solo dopo che la società di intermediazione ha stabilito un rating sulla base del quale viene fissato il tasso di interesse, sono i finanziatori privati a decidere se appoggiare quel progetto e per che percentuale.

Questa è una formula che dà la possibilità anche alle persone senza lavoro di ottenere un capitale. Per accedere al prestito tra privati è sufficiente rivolgersi ai siti on line che operano con regolare autorizzazione da parte della Banca di Italia.

 

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