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Cessione del quinto per pensionati

La cessione del quinto è una forma di finanziamento non finalizzata. E’ possibile richiedere e ottenere il prestito molto rapidamente. Inoltre, vi sono delle speciali convenzioni Inpdap (ora confluita nell’Inps) che consentono ai pensionati di richiedere prestiti a tassi agevolati.

Come funziona la cessione del quinto per i pensionati

La cessione del quinto è un prestito erogato da una banca o da una finanziaria rimborsabile con l’ addebito automatico sulla pensione di una rata che non può superare un quinto della pensione netta. La durata varia da un minimo di due anni a un massimo di 10. E’ necessario stipulare un’assicurazione a tutela del rischio di morte del pensionato prima che il debito venga estinto.

Chi sono i destinatari

La cessione del quinto può essere richiesta da tutti i pensionati Inps ed ex Inpdap. Non possono beneficiare di questo finanziamento:

  • i titolari di pensioni e assegni sociali, di invalidità civile, di assegni di sostegno al reddito;
  • di assegni al nucleo familiare;
  • di pensioni con contitolarità per la parte che eccede la quota spettante al richiedente il prestito e ai lavoratori prossimi alla pensione che percepiscono una prestazione finalizzata a incentivare l’esodo dal lavoro (ex art. 4, commi da 1 a 7 – ter, della Legge n. 92/2012.)

La documentazione necessaria

Per ottenere il prestito con cessione del quinto è necessario richiedere, presso qualunque sede Inps, la “comunicazione di cedibilità della pensione” in cui viene specificato l’ammontare massimo della rata, mentre la quota cedibile va consegnata alla banca o alla finanziaria che erogherà il prestito.

Se il finanziamento viene richiesto a una banca o a una società finanziaria convenzionata con l’Inps, la comunicazione di cedibilità viene determinata direttamente dalla banca attraverso un collegamento telematico con l’Inps. Tali convenzioni permettono ai pensionati di usufruire di tassi agevolati rispetto a quelli di mercato. S

I documenti da presentare quando si fa domanda sono:

  • copia del documento d’identità;
  • il codice fiscale;
  • il modello ObisM (che contiene i dati anagrafici e personali, oltre quelli relativi all’ufficio pagatore, l’importo complessivo del pagamento, le detrazioni d’imposta, trattenute, ecc);
  • l’ultimo cedolino della pensione;
  • il Cud, Certificato unico dipendente.

Le tutele per il pensionato

A tutela del pensionato, e prima di versare la rata alla banca o ad altro finanziatore, l’Inps verifica che sussistano determinate condizioni, quali:

  • la presenza dei requisiti richiesti per legge a una banca o a una finanziaria per effettuare questo tipo di operazione;
  • i tassi di interesse applicati siano sotto il ‘tasso-soglia’ anti usura, per gli enti accreditati, o pari ai tassi convenzionali fissati in base alla fascia di età e al prestito erogato dall’ente convenzionato;
  • che nel contratto siano specificate tutte le spese: istruttoria, estinzione anticipata, premio assicurativo per premorienza, commissioni, interessi.

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