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Prestiti per Spese Mediche: Guida Utile

Nel 2017 quasi un italiano su due è ancora costretto a rinunciare a curarsi per motivi economici. In realtà c’è la possibilità di colmare la mancanza di liquidità utilizzando i prestiti per spese mediche concessi da banche e finanziarie. E’ chiaro che, prima di richiederli, bisogna informarsi molto bene sui dettagli del finanziamento.

Prestiti per spese mediche: guida alla scelta

Chi decide di optare per un finanziamento può scegliere tra:

  • prestiti finalizzati, disponibili nelle strutture mediche ed erogati da banche convenzionate con la struttura;
  • prestiti personali, stipulati presso banche o finanziarie chiedendo la cifra per le cure;
  • cessione del quinto, riservata a lavoratori dipendenti e pensionati.

Quali sono le cure mediche per cui è possibile ottenere un prestito?

Optando per i prestiti per spese mediche è possibile ottenere un finanziamento per varie tipologie di cure, quali:

  • interventi chirurgici;
  • trattamenti fisioterapici e riabilitativi;
  • cure dentistiche e odontoiatriche;
  • spese per case di cura e per l’assistenza ai malati e alle persone non autosufficienti;
  • trattamenti di bellezza e chirurgia estetica.

Come scegliere i prestiti per cure mediche? A cosa fare attenzione?

Prima di scegliere tra le varie tipologie di prestiti è necessario valutare più offerte per trovare quella più conveniente, magari avvalendosi dell’ausilio di un comparatore online.

Quali sono le voci da valutare attentamente? Ecco un breve elenco:

  • le clausole del contratto. Si precisa che ogni banca ha l’obbligo di fornire il prospetto informativo del contratto e che nessuna spesa può essere fatta pagare se non è scritta sul contratto;
  • il rischio di sovra indebitamento, ossia le rate mensili non devono superare un terzo delle entrate totali;
  • le procedure per estinguerlo anticipatamente, infatti in questo caso, oltre al capitale residuo, si dovrà pagare generalmente una commissione che non può superare l’1% e che diventa lo 0,5% nell’ultimo anno. Non si paga se il capitale residuo non supera 10.000 €;
  •  il tasso d’interesse, TAN e le spese (istruttoria, incasso rata, assicurazioni). Richiedere sempre il TAEG,  poiché solo se è pari a zero il prestito è senza interessi e spese;
  • tassi usurai, i prestiti personali non devono oltrepassare la soglia del 18,1625%, altrimenti si parla di usura;
  • le coperture assicurative, in quanto spesso le banche abbinano obbligatoriamente al prestito.

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